Sell Sell Sell?
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Venerdì 13 Mag 2022
Tags: recessione, inflazione, tassi, interesse, guerra, rusiia, ucraina, cina, covid, pandemia
Tags: recessione, inflazione, tassi, interesse, guerra, rusiia, ucraina, cina, covid, pandemia
Quando 3 anni fa pensai al nome “Diario dal fronte” mai avrei immaginato che si sarebbe autoavverato e materializzato in tutta la sua drammaticità.
Il nostro toro si sta trovando in un mare con continui imprevisti e anche tutti concomitanti.
Da inizio anno infatti siamo riusciti a collezionare:
· Una Fed troppo “falco” nell’alzare i tassi per arginare una inflazione prima temporanea e poi comunque generata dal lato dell’offerta.
· Gli strascichi della pandemia e il suo ritorno di recente in Cina
· Una Fed che vuole, dopo più di 10 anni di bilancio allegro con emissione indiscriminata di bonds, ridurlo in pochi mesi.
· Il conflitto Russia/Ucraina dove si intrecciano problemi internazionali, sociali, etnici e interessi economici non solo dei due paesi coinvolti ma di diversi attori.
· Gli strascichi della pandemia e il suo ritorno di recente in Cina
· Una Fed che vuole, dopo più di 10 anni di bilancio allegro con emissione indiscriminata di bonds, ridurlo in pochi mesi.
· Il conflitto Russia/Ucraina dove si intrecciano problemi internazionali, sociali, etnici e interessi economici non solo dei due paesi coinvolti ma di diversi attori.
E aggiungo non per ultimo, a mio parere, non viviamo in un periodo storico fortunato per statisti di alto livello nei diversi schieramenti sia nel settore politico che finanziario.
Dati tutti questi presupposti come era prevedibile già mesi fa quando scrissi il post “Can che abbaia morde poco” riusciranno a portare il mondo in recessione se non in una depressione.
Siccome i mercati ormai hanno scontato tutto quello che potevano anche in modo eccessivo, si pensi che già scontano 8 rialzi dei tassi della Fed entro fine anno, ogni notizia che dovesse uscire sorprendentemente che segnala un rallentamento favorirà un cambio di retorica.
Ecco la strada dal punto di vista economico è segnata, ed ancor di più compatibile con la proiezione che l’inflazione a Natale sia ridiscesa bruscamente, ora non resta che aspettare che anche la guerra finisca presto.
Girando nel web ho trovato delle tabelle interessanti che dimostrano come proprio in questi momenti non bisogna cedere all’emotività perché i mesi e gli anni avvenire i mercati recuperano tutti velocemente e pure con gli interessi e premiano chi ha tenuto i nervi saldi.
Chi volesse può consultare questo sito americano di consulenza indipendente che propone molti spunti interessanti.
