La Fed si ferma e arriva Babbo Natale!
La Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi d’interesse fermi per il secondo mese consecutivo, mantenendoli nella forchetta al 5,25-5,50 per cento. La decisione è stata presa dopo gli 11 rialzi lanciati agli inizi del 2023, inclusi quattro nel 2023, volti a raffreddare il balzo dell’inflazione negli Stati Uniti . Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato che “gli effetti pieni della politica monetaria restrittiva devono essere ancora avvertiti” . Non sono esclusi altri rialzi, ma neanche scontati.
L’effetto del rialzo dei tassi sui mutui, sul credito al consumo e sul credito alle aziende dipende dalle politiche delle singole banche e dalle condizioni del mercato. Tuttavia, in generale, un aumento dei tassi d’interesse può portare ad un aumento dei tassi di interesse sui prestiti e sui mutui.
Inoltre, i T-bond nell’ultimo mese hanno visto un incremento di 0,50 di rendimento anche se i tassi erano rimasti fermi. In pratica il mercato ha già fatto quello che la Fed avrebbe voluto portare a compimento.
Pur se ha evidenziato la sua volontà di mantenere l’inflazione sotto controllo ieri sera è stata sancita la fine del percorso di rialzo. In pratica, a meno che l’economia Usa si dimostri nei prossimi mesi ancora resiliente o l’inflazione abbia un’altra fiammata la Fed non farà più niente nel 2024.
Cosa vuol dire questo per gli investimenti ?. Sia l’obbligazionario che soprattutto l’azionario ora non dovranno più temere la politica delle Banche Centrali anzi potrebbero anche beneficiarne.
Ieri si parlava già di rally di Babbo Natale ma penso che già nei prossimi giorni ne avremo beneficio. Attenti a non perdere la bussola con i rumori della guerra, le regole base restano sempre le stesse anche se sono avvolte nella coltre dell’informazione e della politica.
Aspettiamoci un Babbo Natale vestito da Tacchino per il giorno del Ringraziamento.
