Trump is back
Pubblicato da Alessio in approfondimento · Giovedì 18 Lug 2024 · 2:15
Tags: trump, vance, mercati, cina, taiwan, deglobalizzazione
Tags: trump, vance, mercati, cina, taiwan, deglobalizzazione
Donald Trump is came back!!
In questa settimana siamo
tornati indietro di 4 anni quando Trump era Presidente negli USA.
Prescindendo dalla
correttezza o pure no dei suoi interventi e, se è in buona o malafede, Trump
con un suo discorso è riuscito a deviare l’inerzia dei mercati.
Erano ormai 2 mesi che i
mercati, pur sapendo che le valutazioni incorporano prospettive di crescita
molto positive non riuscivano a trovare una scusa per far partire una
correzione salutare.
La caterva di dati economici,
a volte contrastati, e ancor di più le comunicazioni dei funzionari delle
BANCHE CENTRALI non erano riusciti a far prendere una direzione correttiva al
mercato.
In sostanza i Mercati hanno
confermato che le Banche Centrali, come sostengono alcuni economisti, non
servono a niente perché, l’equilibrio sono in grado di raggiungerlo da soli
quando si tratta di valori economici.
Ma la storia è fatta anche
di Politica, è fatta di uomini che portano avanti idee che possono risultare
non in sintonia con Wall Street e la finanza.
Per entrare nello specifico
cosa hanno detto Trump e il suo nuovo vice Vance: vogliono riportare la
produzione negli Usa e non più avvalersi di Paesi terzi per favorire la
crescita interna del ceto medio a discapito del produrre in Cina o a Taiwan.
Trump vuole lavorare per il
benessere del ceto medio che si sta impoverendo e per le aziende che lavorano
per il mercato interno diminuendo le sovvenzioni in giro per il mondo a Paesi o
Organizzazioni.
In pratica il fenomeno di
deglobalizzazione che avevo paventato nel 2022 nel ebook “Ritorno al Monte
Ararat” adesso entra nella sua fase operativa.
I propositi di Trump si
racchiudono in queste parole: dazi, protezionismo, stimolo fiscale, isolazionismo,
disimpegno, deregulation.
Questi propositi ovviamente
non possono piacere alle società super tech che producono chips in Asia a costi
ridotti o alle lobby della guerra e farmaceutiche, ma non dimentichiamoci che
siamo all’inizio della campagna elettorale.
E i Democratici subiranno
tutto ciò? Qualcosa si inventeranno per contrastare un verdetto che appare già
scritto con qualche colpo a sorpresa.
E anche i mercati dovranno
adeguarsi al cambio di scenario non potendolo guidare come hanno fatto finora condizionando
le 2 Muse, Powel e la Lagarde.