BTP Salva-Italia? ma veramente servirà

Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario a Vicenza
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BTP Salva-Italia? ma veramente servirà

Bianzino Consulente Finanziario di Banca Euromobiliare
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Mercoledì 15 Apr 2020
Tags: btpsalvastatieltifcedoleimpostasuccessionecapitalgainmes

L’articolo di oggi prende spunto dai titoli dei quotidiani in merito allo studio di una emissione speciale di BTP riservata agli Italiani per attuare quella famosa frase detta dal Premier: ” Faremo da soli!”.
Premesso che al momento le caratteristiche non si conoscono, tranne che sarà un tasso fisso con scadenza medio lunga, possiamo cominciare a fare delle considerazioni preliminari.
Lo scopo della maxi-emissione da 100 mld sarebbe quello di sopperire al non aiuto dell’Europa, concentrando il collocamento nelle mani del mercato retail residente che per adesso ne detiene solo il 3%, in modo da non gravare troppo sulle Banche e la Bce di acquisti oltre le loro capacità.
 
Come tutti gli investimenti vi è sempre una componente tecnica e una emotiva soggettiva.
Per quanto riguarda una eventuale decisione di sottoscrivere i nuovi BTP Salva Italia dal lato del Cuore e dei valori personali in merito al nostro Paese non entro nel merito essendo del tutto soggettiva e condizionata dalle singole emotività del momento che stiamo vivendo.
Per quanto riguarda una valutazione finanziaria a priori posso invece fare le seguenti considerazioni:
 -      L’Italia ha un rating di BBB molto vicina alla categoria del NON investiment grade
 -      È considerata al pari di altre obbligazioni High Yield
 -      Lo spread al momento è contenuto a 230 per merito degli acquisti della BCE
 -      Il tasso nominale dovrebbe essere almeno di 2,5% a 10 anni per essere almeno in linea con i rendimenti rivolti agli altri Investitori esteri
 -      Tutti i cittadini italiani sono già soci-finanziatori dello Stato, dal quale sperano di ricevere in altra forma pensioni, stipendi, servizi energetici, sanitari, di sicurezza e anche proventi dalle aziende pubbliche.
 -      Discriminante nella scelta sarà un regime fiscale agevolato, per esempio esente da successione, bolli, capital gain e prelievo sulle cedole.
 

Riassumendo, potrebbero risentire in modo negativo nel futuro di una crisi politica, del ricorso al MES, una impasse europea se il vertice del 23 aprile fallisce, un crollo delle borse e l'esplosione incontrollata del nostro debito.
Potrebbe, invece, avere un rialzo importante dei corsi, in futuro, se viene attuato un piano europeo per la ricostruzione, un intervento eccezionale della BCE, un Governo di solidarietà e salute pubblica nazionale e se l’emissione viene interamente collocata al retail.
  
Detto ciò, la mia personale opinione, in considerazione del rischio che si corre attualmente con un investimento obbligazionario che è molto vicino a quello azionario, è quella di prendere in considerazione una terza via, quella di finanziare direttamente l’economia reale, la parte produttiva, flessibile, dinamica e vitale di questo Paese: le imprese PMI che in poche settimane si sono riconvertite e che hanno delle eccellenze a livello mondiale.
Si può sia diversificare su una ventina di società già quotate in Italia e presenti in settori strategici come informatica telecomunicazioni energie rinnovabili farmaceutica moda, oppure sfruttare un nuovo strumento che si imporrà nei prossimi mesi che sono i Fondi Eltif (European Long Term Investment Fund).
Una nuova categoria di fondi chiusi di private equity che aiuta a crescere le nostre imprese più meritevoli investendo in azioni e obbligazioni e che, se approvato nel prossimo decreto, dovrebbero essere esenti da capital gain e successione.
Almeno saremo sicuri che stiamo contribuendo a sostenere il nostro tessuto industriale.


Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario P.Iva 04071650248 Corso Palladio 147, Vicenza 36100
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