Sibilla Cumana: Licenziata!

Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario a Vicenza
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Sibilla Cumana: Licenziata!

Bianzino Consulente Finanziario di Banca Euromobiliare
Pubblicato da Alessio in ebook · Venerdì 02 Ago 2024 ·  10:15
Tags: fedoroazionariogdpusacinaai
Sibilla Cumana: Licenziata!
  
Outlook 2 semestre 2024


Siamo arrivati già a metà dell’anno e, il trend di crescita dei mercati iniziato a novembre 2023, adesso comincia a dare segni di stanchezza entrando in una fase di consolidamento.
 
Con questo scritto ritengo opportuno cercare di analizzare dove siamo e cosa ci mi aspetto probabilmente per la seconda parte dell’anno.
 
In primavera, in occasione dello storno di Pasqua, avevamo predisposto delle accortezze per proseguire la navigazione proficua anche in questo 2024 come l’anno passato.

 
Partiamo dal 31 luglio 2024, Parla la Sibilla Cumana dei nostri tempi, impersonata dal Governatore della Fed J.Powel.
 
Dopo mesi che il mercato aveva in mente uno scenario di taglio futuro dei tassi, un po’ aggressivo, in conseguenza di un attenuarsi dell’inflazione, la Fed ha ventilato l’ipotesi di un taglio a settembre senza dare indicazioni circa il futuro. Bene, il Mercato avrebbe dovuto rimanere molto deluso, in quanto scontava ben 3 tagli entro il 2024, eppure non è andata così, perché?
 
Proviamo a partire da questo evento per fare una analisi la più semplificata possibile, anche se ormai i fattori e gli attori che influiscono sull’andamento dei mercati nel breve sono tanti.
 
Aggiungo in questi giorni siamo entrati nel vivo della reporting season delle Magnifiche 7 società (Apple Meta Microsoft Google Nvidia Tesla Amazon) che stanno pubblicando i risultati e le loro forward guidance, cioè prospettive di crescita per il futuro: al momento stanno deludendo a cominciare da Intel che potrebbe uscire dal Dow Jones.
 
Dopo la conferenza il mercato azionario è saliti perchè non si è fatto condizionare da cosa ha detto o promesso la Fed, in quanto guarda ai dati concreti e si auto riequilibra da solo.
 
Il Mercato si autogestisce e fondamentalmente non ha più fiducia nelle banche centrali che fanno solo danni e si basa sugli utili veri delle aziende che producono e creano ricchezza.
 
(Più di un economista premio Nobel sostiene questa tesi).
 
A conferma di ciò, ieri sono cominciati ad uscire prima dati macro sull’economia americana brutti che fanno intravedere un possibile rallentamento, se non una recessione, e poi in serata, dati deludenti di Intel, Amazon Tesla e un po’ Apple. Questi si che hanno determinato il proseguimento della fase di consolidamento e ridimensionamento.
 
Le banche centrali servono nel breve a fare trading e “rumore” ma i trend di fondo quelli gli investitori li individuano da soli.
 
L’esempio per eccellenza è il dato occupazionale che viene manipolato a seconda degli interessi elettorali imminenti negli Usa. Si pensi che 1 nuovo lavoratore è chi lavora anche 1 sola ora in una settimana per le statistiche Usa! Siamo all’assurdo che esce il dato che hanno creato ben 30 posti di lavoro nuovi con ben 30 ore!
 
Quali sono i Trends di fondo che si intravedono:
 
1 un probabile riduzione dei tassi d’interesse conseguente ad una diminuzione dell’inflazione rientrata dopo la sbornia post covid.
 
2 Una inflazione che ha rallentato per via della crescita più lenta delle economie e soprattutto della Cina
 
3 Il consolidamento del settore tech che scontava ritmi di crescita fantasiosi costanti per anni.
 
4 Una Rotazione sana verso le small e mid cap, ad esempio, verso il Russell 2000.  
 
Il grafico sotto evidenzia proprio il movimento che si è concretizzato in questo ultimo mese.


Mentre i due grafici sotto evidenziano come la crescita degli utili stia rallentando e che il P/E, price-earning, sia ampiamente sopra la media storica.





In queste settimane l’aver ribilanciato la componente azionaria dal settore tech a favore delle aziende value, i finanziari e le small cap ha pagato.
 
Questa non è altro che l’attivazione di “assicurazioni insite in portafoglio” frutto di una diversificazione mirata.
 
 
Purtroppo, la componete “guerra e instabilità” l’abbiamo sfruttata attraverso l’oro in portafoglio e sta restituendo una ottima copertura.
 
 
Ma l’economia Usa, pur se cresce a ben il 2.8% denota che i consumatori, che pesano per 2/3 del risultato, sono “tristi”. Questo perché?
 
Proviamo ad aiutarci con 3 grafici presi da una analista americano.
 
 Al Pil ultimo hanno contribuito soprattutto consumi nominali, scorte e aiuti federali


La fiducia è in declino.



E il Pil reale depurato dell’inflazione indicherebbe che i consumatori poi non sono così indaffarati a comprare anzi le vendite al dettaglio sono in calo.



L’Export scende e questo dipende dal fatto che il resto del mondo non cresce alla velocità degli Usa.
 
 
Mi soffermo su un concetto importante che a volte non viene ricordato bene dalla informazione.
 
Inflazione è incremento dei prezzi mentre il livello dei prezzi è un valore assoluto.
 
 
Se il prezzo pane è 2 usd al kg ed è percepito alto, se l’inflazione rallenta o si ferma vuol dire che sempre 2 usd costa il pane e che resta “caro”.
 
Certo è che andremo verso un periodo di abbassamento dei tassi d’interesse che sarà un sollievo per chi è indebitato ma tuttavia il potere di acquisto resterà sempre relativamente basso per il ceto medio.
 
Questo per i cittadini americani straindebitati è un aiuto, e per noi? Una opportunità.
 
Un doppio aiuto per la futura asset allocazione azionaria e obbligazionaria.
 
Come scrissi anni fa, nell’estate 2020, l’inflazione finanziaria è la soluzione più semplice per aiutare a far credere agli americani di poter mantenere lo stesso tenore di vita con livelli altissimi di prezzi per vivere.
 
(Per chi volesse può rileggere quel post cliccando qui  L’Inflazione Finanziaria è nell'area riservata)
 
 
Siccome anche in periodi di Trend favorevoli arrivano momenti fisiologici di consolidamento della crescita inflattiva degli asset finanziari, nel tempo “ho disseminato” nei nostri portafogli attraverso una attenta diversificazione delle assicurazioni. Esempi ne sono l'oro, le cripto fin quando fu possibile, e gli etf che replicano il Vix, l’indice della paura che si attiva proprio nei momenti di difficoltà.
 
Questo indice al momento è sotto media storica.



Per risolvere il problema di una economia capitalistica matura con un alto tasso di indebitamente delle persone la soluzione potrebbe proprio essere l’inflazione finanziaria.
 
L’economia reale ormai, che ha una massa monetaria enorme, dovuta a decenni di distribuzione, se fosse riapplicata la Teoria del Helicopter money ridando soldi ai privati, le Banche Centrali potrebbero correre il rischio di veder ritornare una fiammata dell’inflazione.

Ecco che la soluzione può essere inflazionare i mercati finanziari per creare quella ricchezza che permetta poi di ridurre il debito di tanto in tanto.
 
Provo a spiegare meglio la situazione attuale con la storia del tubetto di dentifricio uscito fuori e che sarebbe impossibile rimettere dentro.


Improvvisamente il mondo finanziario Usa che era restio ad accettare Bitcoin ha cominciato a cambiare opinione, forse merito della campagna elettorale che mira attirare voti o della quotazione degli ultimi mesi di ETF specifici per le criptovalute. Non so, sta di fatto che forse la soluzione
 
- per Ridurre i debiti,
 
- proseguire ad alimentare l’economia senza creare inflazione nel mondo reale
 
- far ripartire la velocità della moneta
 
potrebbe essere l’immettere nel circuito tutto quel cash che al momento è rimasto fuori ed è improduttivo convogliandolo nelle cripto valute.
 
Le banche centrali hanno dato tanto cash ma questo ha difficoltà a rientrare nel circuito per essere produttivo e aiutare a far ripartire l’economia reale.
 
La Soluzione potrebbe essere convogliare il cash nelle cripto e in particolare nelle stable coin monete nuove che replicano le classiche valute fisiche.
 
Così facendo incanalerebbero nuovi flussi di "cash nascosti" nei mercati finanziari.
 
Pensandoci bene la diffusione della Monetika e il pagamento solo con carte virtuali sta impedendo che le scorte di banconote possano rientrare nel circuito.
 
 
Le persone una volta acquisite le stable coin, la più famosa è USDT, possono comprare azioni e bond, creare quella Inflazione finanziaria che generi l’effetto ricchezza necessario per far crescere il Pil.
 
 

Scenario completamente diverso per l’economia reale che dovrà combattere con forze deflattive: 2 esempi.
 
1 L’intelligenza artificiale e il tema green sono i canali dove far confluire i futuri investimenti e far crescere quello che gli addetti i lavori conoscono come CAPEX.
 
La diffusione dell’AI determina un fenomeno di trasformazione e diminuzione dei costi di produzione.
 
2 L’economia cinese sta rallentando a causa per processo interno di “ristrutturazione e nuova regolamentazione” del mercato immobiliare, ma anche e soprattutto, a causa della sovracapacità produttiva.
 
La Cina non riesce a “scaricare” su altri paesi l’eccesso di produzione per via di problemi politici e dell’imposizioni di nuovi dazi derivanti da una strategia di contrasto attuata dagli Usa.
 
In quest’ottica possiamo vedere l’accordo della Volkswaghen di farsi produrre auto elettriche in Cina dalla XPENG, oppure il cambio di rotta della Meloni che sta cercando di riallacciare la via della seta che aveva tranciato.
 
 

E l’oro cosa c'entra in tutto questo?
 
Il fatto che superato un massimo storico sopra i 2000 si è andato a posizionare in un trading range 2280/2450 usd, inizialmente poteva far pensare ad una fase di distribuzione ma con il passare dei mesi lo scenario è cambiato. La Fed, infatti, sarà obbligata nel prossimo futuro ad abbassare i tassi per aiutare il consumatore americano indebitato e ridare fiato alle esportazioni che stanno crollando.
 
Bisogna considera anche che rispetto al passato adesso è chiaro che nel mondo ci sia una contrapposizione fra Paesi occidentali e Paesi nuovi che non sono più emergenti anzi, reclamano una loro dignità e vogliono partecipare al world trade in maniera importante.
 
E cosa serve per imporsi nel commercio internazionale?
 
Una moneta forte semplice e riconoscibile. E per darle credibilità deve essere garantita dal bene di rifugio per eccellenza che è la moneta pivot da millenni: l’oro.
 
Non ha caso la Banca di Singapore, centro finanziario importantissimo per l’Asia sta raccogliendo e accumulando il giallo per le banche centrali asiatiche.

 
Spero di aver descritto nel modo più semplice le dinamiche di breve e lungo termine che si prospettano agli investitori per i prossimi mesi anche se la situazione è alquanto complessa e non sempre facilmente intellegibile. Questo è dovuto al fatto che rispetto a qualche decennio fa non c’è più un solo Vate, la Fed, ma altri soggetti che voglio esportare non solo il loro modello economico ma anche le loro idee di come costruire il mondo del futuro. Nella storia i periodi di cambiamento sono stati sempre quelli più burrascosi ma anche quelli che hanno creato opportunità uniche, basta togliere i rumori di fondo.
 
Ricapitolando, chi avrà la pazienza di aspettare nei prossimi mesi potremo ancora approfittare della discesa dei tassi comprando l’obbligazionario, della crescita impetuosa dei profitti delle aziende tecnologiche che ormai sono delle multinazionali ma anche proteggere il portafoglio inserendo azionario value o azionario scorrelato attraverso tecniche di market neutral. Le opportunità le avremo ancora su l'oro che già è ampiamente presente nei portafogli e sulle cripto quando il regolatore europeo aprirà a questo nuovo strumento di diversificazione.
 
Per il momento godiamoci un meritato periodo di vacanza senza farci turbare troppo dalla volatilità delle quotazioni dovuta essenzialmente alla poca liquidità dei mercati e i rumori di fondo generati dai politicanti in giro per il mondo.

 
 
Nb le lucubrazioni di queste pagine NON sono state fatte con l’Intelligenza Artificiale ma sono frutto di un essere umano che può sbagliare ed essere impreciso. Spero nella vostra comprensione. Grazie
 



Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario P.Iva 04071650248 Corso Palladio 147, Vicenza 36100
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